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“Il Teatro e le Voci”, venerdì 29 ottobre nella Sala Teatro dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone l’inaugurazione del Festival

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Emozioni, storie, vite su e giù dal palcoscenico. Non è facile riassumere nel perimetro delle parole quarant’anni di attività della Compagnia Teatro dell’Appeso. Non ci riusciremmo nemmeno se ci affidassimo alle parole dei giganti dell’arte teatrale che in questi quattro lustri la Compagnia ha omaggiato portandoli in scena con spettacoli di altissima qualità e spessore. Quarant’anni di parole, laboratori, festival e impegno civile. Un genealitico speciale che si sarebbe dovuto compiere lo scorso anno, ma come per le vite di ognuno di noi, anche il Teatro è stato congelato.

Ma il traguardo era troppo importante e significativo per cadere nella trappola pandemica e si è così deciso di festeggiarlo in maniera ancora più particolare quest’anno all’interno del Festival “Il Teatro e le Voci”, giunto alla sua XIV Edizione. La manifestazione artistico-culturale nata nel 2004 e ideata e diretta da Amedeo di Sora, lo stesso Di Sora che nel 1980 fondò la Compagnia Dell’Appeso, fin dall’origine, si propone di costituire un momento non occasionale di riflessione storico-critica e di elaborazione artistica sul rapporto Teatro – Immagine – Poesia – Ricerca, con particolare riferimento alla dimensione vocale.

Venerdì 29 ottobre alle ore 16:30, presso la Sala Teatro dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone, in Viale G. Mazzini 12, si terrà l’incontro inaugurale del Festival, nel corso del quale saranno presentati il programma degli eventi e il volume “Il Teatro dell’Appeso: 40 Anni di Utopia Concreta” curato da Amedeo di Sora. Al Maestro di Sora saranno affidati  anche l’introduzuone ed il coordinamento dell’evento.  E lo farà assieme ai suoi grandi protagonisti sulla scena, ai tanti partner che sostengono l’iniziativa e a numerosi ospiti speciali: Marcello Carlino, storico e critico letterario; Alfonso Cardamone, poeta e saggista; Luciano D’Arpino giornalista e regista; Gerry Guida, storico e critico cinematografico.

Questa edizione – spiegano i protagonisti –  è incentrata sulla celebrazione del quarantennale dell’attività della Compagnia Teatro dell’Appeso, fondata nel 1980 da Amedeo di Sora. Un’attività costante e proficua nel territorio provinciale (nonché regionale e nazionale) in ambito spettacolare, pedagogico, artistico e culturale che lo scoppio della pandemia ha impedito venisse celebrata lo scorso anno. Ci apprestiamo a farlo ora, con una serie di eventi di differente segno (spettacoli, convegni, seminari, stampa e presentazione di libri) che si terranno a Frosinone e a Veroli e che, significativamente, abbiamo voluto riunire sotto il titolo: ‘La Compagnia Teatro dell’Appeso: 40 Anni di Utopia Concreta’. Le edizioni precedenti sono state imperniate sul valore dell’opera di una eminente personalità artistica che abbia saputo attraversare e/o sollecitare molteplici percorsi. Segnatamente, l’attenzione è stata rivolta a: Carmelo Bene (2004), Dino Campana (2005), Federico Garcia Lorca (2006), Albert Camus (2007), Libero de Libero (2008), Vladìmir Majakovskij (2009) Tadeusz Kantor (2010), Luigi Tenco (2011), Federico Fellini & Marcello Mastroianni (2013), Carlo Ludovico Bragaglia (2015), Pier Paolo Pasolini (2017), Tommaso Landolfi (2018), Anton Giulio Bragaglia (2019)”. 

Numerose sono state le realtà, le arti e le persone con le quali la manifestazione culturale  si è confrontata in questo percorso.  Innumerevoli gli incontri, per affinare e contaminare gli strumenti dell’arte, del teatro e dell’educazione culturale rivolti a un pubblico di tutte le età, generi e appartenenze per ridare allo ‘spazio pubblico’ il ruolo di luogo di incontro, scambio, interazione, partecipazione del vivere la cultura, in un contesto locale, regionale e nazionale che ritrovi nelle Arti quel peso specifico dell’animo umano. 

Un augurio speciale alla ‘Compagnia Teatro dell’Appeso’ che cresce ma non invecchia. Si invecchia anzi tempo quando non si è più capaci di vedute ampie e di orizzonti aperti, quando ci si accontenta di molto meno di ciò che si meriterebbe, arrendendosi al rigor mortis di una quiete soporifera, dicendo no al coraggio, alle difficoltà, alle sfide e a tutti gli imprevisti che passioni forti e venti d’altura richiedono ogni giorno per sentirsi veramente vivi. E questo, in una sintesi ‘stentata’ è lo spettacolo quotidiano di passioni e coraggio, messo in scena nel corso degli anni dal Maestro Di Sora. 

La manifestazione si avvale del sostegno della Regione Lazio, del patrocinio dell’Accademia di Belle Arti e della Provincia di Frosinone, della collaborazione dell’ARCI di Frosinone e del Teatro Comunale di Veroli. Partner della manifestazione sono: Frusna Bene Comune, Otovision, Itas-Agenzia di Frosinone, Ad Personam, Conass di Frosinone.

L’ingresso è libero. 

L’evento si svolgerà nel pieno rispetto delle norme di contrasto al COVID – 19.

Monia Lauroni