Esordio in maglia giallazzurra per Matteo Ricci, sulle spalle delle sue appena 27 primavere stagioni importanti anche di serie A compresa la ribalta della nazionale maggiore sulla rotta di avvicinamento al trionfo di Wembley.
Cosa ti ha spinto a scegliere il Frosinone?
“Sicuramente ha giocato un ruolo importante il ruolo del Direttore Angelozzi che conoscevo dai tempi dello Spezia. Abbiamo un ottimo rapporto e ci legano risultati importanti. Mi ha convinto a venire qui e sapevo che questa è una Società solida e forte, oltre ad avere un bel gruppo. Tutto questo mi ha spinto ad accettare la piazza di Frosinone”.
Cosa rappresenta per te questa avventura a Frosinone? Il rilancio dopo mesi difficili?
“Per me è stata un’estate un po’ inaspettata ma ora voglio resettare tutto, riacquistare al più presto la condizione ed aiutare i miei compagni e il mister. Secondo me siamo una bella squadra e se facciamo risultati ci potremo divertire”.
A che punto sei della condizione, senti di essere già pronto per entrare in campo e dare il tuo contributo, i tifosi ti aspettano?
“A livello di condizione davvero non lo so. Ho giocato 80’ in amichevole una settimana fa e una decina oggi. Ho tanta voglia di giocare, spero di acquistare ritmi e minuti”.
Come ti stai trovando in città e con i nuovi compagni?
“Mi debbo ambientare, sto ancora cercando casa. Comunque Frosinone è una città molto calorosa, la gente è appassionata di calcio. Lo abbiamo visto quando siamo andati a fare la rifinitura, c’era un bello striscione di incoraggiamento. Mi trovo molto bene”.
Cosa può dare a questa squadra? E che margini ha il gruppo di miglioramento?
“Il gruppo è composto da ragazzi che ‘pedalano’ tanto, il mister ha delle idee ben precise e mi ha colpito che tutti vanno davvero forte. Secondo me, anche se il campionato è appena iniziato, dobbiamo fare risultati per acquisire sempre più fiducia in noi stessi e poi come ho già detto possiamo divertirci”.
Il suo arrivo a Frosinone ha fatto molto rumore dopo la chiamata in nazionale e l’ottima stagione in A. Secondo lei il calcio nazionale ha perso un’occasione di valorizzare un giocatore italiano preferendo puntare su tanti stranieri?
“Sicuramente il mercato di quest’anno è stato molto strano. Molti stranieri in tutte le società, anche medio-piccole. Per quanto riguarda la mia esperienza ho ricevuto delle proposte dall’estero ma non ho ritenuto fosse arrivato il momento di lasciare l’Italia, anche se a volte ti ci spingono certi fatti. Mi sono detto: voglio dimostrare quanto valgo e voglio farlo qui in Italia. Ma ora sono qui, concentrato sul Frosinone e voglio riprendermi tutto quello che magari posso aver perso”.
Ufficio Stampa Frosinone Calcio