Dieci anni di Festival del Folklore, ma soprattutto dieci anni da consigliere con delega alla Cultura di una città importante come Alatri, senza diventare mai assessore. Una carica che avrebbe potuto chiedere e ottenere in ogni momento, con tutti gli onori del caso, ma quando si lavora semplicemente per spirito di servizio e per la passione verso una comunità i “titoli” passano in secondo piano.
Non si ricandiderà in consiglio comunale, nonostante per due volte consecutive sia stato tra i più votati della città. “Voglio favorire il rinnovamento e sostenere due giovani preparati come Matteo Recchia e Selenia Abbate. Ovviamente al fianco di Fabio Di Fabio sindaco di Alatri”. La nostra intervista al consigliere Carlo Fantini.
Durante l’ultima serata del Festival del Folklore Lei ha ringraziato tutti e salutato i presenti, dichiarando che sarebbe stato il suo ultimo festival da Consigliere delegato alla Cultura e quindi da organizzatore. Può spiegarci meglio?
“Effettivamente ho dichiarato, non senza un po’ di commozione, che quella sera si è chiuso un ciclo. Un ciclo abbastanza lungo, durato oltre 10 anni, nei quali abbiamo realizzato, lasciatemelo dire, con successo, 10 edizioni del Festival Internazionale del Folklore ed una edizione solo locale, quella dell’anno 2020, per i motivi noti a tutti.
In questi anni abbiamo sperimentato un nuovo modo di lavorare, mettendo in campo una profonda e proficua sinergia tra Amministrazione, Associazioni, Gruppi, Volontari, mettendo a frutto le diverse capacità e competenze, e creandone di nuove, che comunque restano oggi quale dote per il futuro. E dopo 10 anni di un impegno intenso, appassionato ed appassionante, certo difficile, ma anche pieno di soddisfazioni, di volti, di persone, di storie, di immagini, di danze e musiche, sento Il Festival del Folklore Internazionale di Alatri “Flavio Fiorletta” anche un pochino mio. E questo vale un po’ per tutti gli eventi e manifestazioni che in questi anni abbiamo rivalutato e potenziato o organizzato ex novo. Penso al “Natale di Alatri”, alla Fiera delle Cipolle, alla Mostra dei Presepi artistici con il progetto “Segui la Stella”, alla rassegna “Stasera parliamo di musica”, e altri ancora.
Ma quasi tutti hanno colto nelle sue affermazioni anche la decisione di non ricandidarsi. Ce lo conferma?
“Sì, è così! Certamente le mie parole, i miei saluti, anche la mia commozione sono dovuti a questa decisione, presa con serena convinzione già da diverso tempo. Dopo un decennio da consigliere comunale delegato alla Cultura ho deciso di non ricandidarmi per vari motivi. Tra l’altro, ritengo sia importante favorire una alternanza ed un rinnovamento anche all’interno del Consiglio Comunale ed auspicabilmente anche nella gestione, sia dal punto di vista delle persone che dal punto di vista delle idee, delle proposte, delle energie necessarie per questo importante impegno”.
Quale sarà il suo ruolo nell’immediato futuro?
“Intanto, ho intenzione di portare a termine, così come sto facendo, tutta la serie di eventi, manifestazioni ed attività che caratterizzano l’Estate di Alatri e le attività culturali in corso. Per il resto, da iscritto al Partito Democratico, sarò decisamente e convintamente al fianco di Fabio di Fabio, candidato Sindaco della nostra città e, per il principio di rinnovamento di cui ho parlato prima, sosterrò, per quanto è nelle mie possibilità, un giovane candidato del PD, Matteo Recchia. Matteo è da anni un dirigente del nostro partito, ha già ricoperto anche la carica di Vice Segretario cittadino ed ha partecipato attivamente a diverse attività di partito ed elettorali. Merita questa candidatura ed anche un sostegno convinto. Insieme a Matteo Recchia, vorrei impegnarmi anche per un’altra giovane candidata, Selenia Abbate. Giovane, ma già con una esperienza significativa da Consigliera Comunale e da Assessore, incarichi nei quali ha dimostrato entusiasmo, dedizione e capacità organizzativa”.