Undici comuni nel Lazio sono “ricicloni”, con una percentuale di raccolta differenziata oltre il 65%, un obiettivo che per legge doveva essere raggiunto entro il 2012. La regione è quindi in ritardo, con una percentuale media – secondo le stime di Legambiente, in attesa dei dati Ispra – del 38%, anche se la situazione si sta muovendo: nel 2013 era il 26,1%. Roma è lontana dalla percentuale stabilita, ma è migliorata sensibilmente negli ultimi anni. È la fotografia che emerge dalla prima edizione focalizzata sul Lazio di Comuni Ricicloni 2015, campagna di Legambiente realizzata in collaborazione con assessorato regionale alle Politiche del Territorio, Mobilità e Rifiuti. L’indagine mira a individuare comportamenti e buone pratiche portate avanti nei comuni del Lazio. In tutto, 19 dei 115 comuni hanno superato il 60%, 28 il 50%, 12 superiore o uguale al 40% e 36 sotto il 40%. Roma è seconda tra i capoluoghi di provincia, con una percentuale di differenziata pari al 40%. Un dato lontano dal 65%, ma nettamente superiore al 25,7% del 2012. Prima c’è Viterbo con 53,54%, poi Latina al 30,81%, Rieti 24,31% e ultima Frosinone con 15,41%. I primi comuni premiati come ricicloni sono Oriolo Romano (Viterbo) con il 79,67%, seguito da Castelnuovo di Porto (Roma) con 78,78% e Castelliri (Frosinone) con 77,60%. Poi ci sono Cave (Rm), Allumiere (Rm), Alatri (Fr), Civita Castellana (Vt), Tarano (Ri), Arpino (Fr), Nepi (Vt), Gallese (Vt). Di questi 5 comuni hanno meno di 5 mila abitanti, 3 con meno di 10 mila e 3 con più di 10 mila. “Si tratta di un numero ancora piccolo, ma c’è un trend di miglioramento. Adesso l’impegno dei comuni su riciclo, riduzione e riuso si l’asse portante dell’azione amministrativa”, ha spiegato Roberto Scacchi, presidente Legambiente Lazio. All’iniziativa complessivamente hanno aderito 115 Comuni su un totale di 378 complessivi, coprendo una popolazione pari al 71%. La gran parte dei rifiuti urbani dei comuni oggetto del rapporto è avviata a smaltimento, pari a 1.507.405,56 tonnellate, quelli avviati a riciclaggio 762.680,09 tonnellate. Quasi il 60% dei comuni partecipanti pratica il compostaggio domestico con un numero di famiglie pari a 28.501. Tuttavia, confrontato con il numero complessivo di nuclei residenti nel Lazio – 2.650.000 – si tratta di una percentuale dell’1%. Una sezione della ricerca è dedicata alle buone pratiche: nel 43% dei comuni sono presenti punti di erogazione di acqua alla spina, nel 15% si usano stoviglie riutilizzabili, in 7 comuni ci sono punti latte alla spina e in 2 vengono incentivati i pannolini lavabili. Premiati Acquapendente (Vt), Montefiascone (Vt), Castel Sant’Elia (Vt), Genezzano (Rm), Ischia di Castro(Vt) e Serrone (Fr). xcol10