Quel che è certo è che tutto è partito dalla “violazione di un’utenza di un dipendente in smart working”, ovvero “in un momento particolare, quando il livello di attenzione si abbassa”.
L’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, mette un primo vero punto fermo dopo il massiccio attacco hacker – di matrice terroristica – che da domenica paralizza con ripetuti attacchi i sistemi informatici della Regione, con una mira particolare alle operazioni di vaccinazione anti Covid. E spiega, in particolare, che “sono state cambiate le chiavi della porta che fa accedere al Ced, il sistema che gestisce i dati sanitari, le pratiche edilizie e molti servizi al cittadino”.