Francesco Celani è laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, è docente precario di scuola secondaria di secondo grado e assistente amministrativo precario sempre nella scuola. Collabora, come consulente giuridico e scientifico, con alcuni studi legali. È stato ed è assistente di cattedra, come cultore della materia, presso le cattedre di Diritto Amministrativo (Univ. “La Sapienza” di Roma) e di Diritto Costituzionale Regionale (Univ. Roma Tre) ed ha pubblicato commenti giurisprudenziali su varie riviste giuridiche. È presidente dell’Associazione “Donna Sicura”, che ha come scopo quello di tutelare le donne da ogni forma di violenza, con particolare attenzione alla prevenzione. Ha collaborato con la fondazione Censis e la Luiss Management, si è occupato, come docente, della formazione giuridica ed informatica dei dirigenti della pubblica amministrazione e della gestione delle risorse umane di alcune società. Sarà candidato alle prossime elezioni amministrative di Alatri a sostegno di Maurizio Cianfrocca.
“Volevo prima di ogni altra cosa – spiega – ringraziare Gente Comune Web per avermi dato la possibilità di esprimere, seppur sinteticamente, per ovvie ragioni di spazio, il mio pensiero su alcuni argomenti del dibattito politico per le amministrative del prossimo autunno”. Lo abbiamo intervistato.
Celani, ci spieghi la situazione interna al centrodestra: emerge ancora una discussione sul candidato sindaco o si andrà avanti compatti su Maurizio Cianfrocca?
“Per quel che mi riguarda, tutto quello che si doveva dire in merito alla candidatura di Maurizio Cianfrocca a Sindaco di Alatri è stato detto nelle sedi deputate prima dell’8 maggio, attraverso confronti ed incontri con tutti i soggetti politici interessati. L’8 maggio, infatti, in occasione della conferenza stampa di presentazione, davanti ai giornalisti ed ai cittadini alatrini, i coordinatori regionali, provinciali e comunali dei tre partiti politici e delle tre liste civiche hanno confermato (quanto, del resto, sempre detto nelle fasi prodromiche alla scelta del candidato), ‘a scansare qualsiasi polemica o ombra di dubbio’, che il candidato-sindaco della coalizione di centrodestra sarebbe stato per tutti, nessuno escluso, Maurizio Cianfrocca. Dopo dieci anni, finalmente, il centrodestra è tornato ad essere unito grazie proprio al suo candidato sindaco, il quale è riuscito a fare ciò che fino a qualche anno fa sembrava impossibile (si veda quanto accaduto nelle ultime elezioni amministrative), e cioè non solo a creare un gruppo formato da liste civiche e partiti politici, ma ad incanalare le preziose energie, di cui tutti questi soggetti politici sono portatori, in una coalizione in grado di poter amministrare la Città di Alatri. Questo non solo è un fatto, ma lo è anche di notevole importanza, di cui, però, si parla poco o per niente, spero non volutamente. Altri fatti concreti di altrettanta importanza, sinceramente, non ne vedo”.
Da dove iniziare in caso di vittoria delle elezioni?
“Se i cittadini di Alatri vorranno chiamarci alla guida della nostra Città, dopo aver verificato la situazione economico-finanziaria, sarà necessario programmare una serie d’interventi di immediata attuazione per cercare di risolvere, ove possibile, in tempi rapidi, i tantissimi problemi del territorio, alcuni nati, molti acuitisi a seguito di una gestione superficiale (per usare un eufemismo). Bisognerà tornare, come abbiamo già avuto modo di sottolineare (ed il nome della nostra lista ne è l’esempio evidente), a rimettere al centro della politica l’Uomo in quanto tale, con i suoi bisogni, i suoi problemi, le sue difficoltà, specie in un momento davvero duro e pesante come quello che stiamo vivendo. Sarà necessario riconquistare la fiducia dei nostri concittadini con fatti concreti, iniziando a programmare interventi che portino ad una stabile e solida crescita del nostro paese, tenendo conto delle sue naturali inclinazioni e potenzialità (penso, solo a titolo esemplificativo, ma non esaustivo, al Turismo, all’Arte, alla Cultura) e, quindi, non soltanto quelli realizzabili nel breve periodo, visibili a fine consiliatura per raccogliere voti, ma anche, e soprattutto quelli, che siano di effettivo e duraturo beneficio alla nostra comunità, dei cui effetti, benché visibili nel lungo periodo, come tutti gli interventi di una certa importanza, possano giovare, per molto tempo, le giovani generazioni”.
Ad oggi sono addirittura sei i candidati sindaco: come vede la situazione negli altri schieramenti?
“Per carattere e formazione culturale, non amo parlare degli ‘altri’, perché ho sempre tanto da fare per migliorare me stesso, quindi di tempo ne ho davvero poco da dedicare a problemi che non mi riguardano. Inoltre, c’è così tanto da fare per cercare di ridare alla politica la credibilità che le compete e per cercare soluzioni ed idee che riescano a far tornare la nostra bellissima Alatri ai fasti ed allo splendore che merita, che, sinceramente, mi rimane poco tempo da dedicare all’analisi degli altri schieramenti. La legge non pone limiti alle candidature dei sindaci, quindi è del tutto lecito che alcuni cittadini, in possesso di determinati requisiti, dopo aver fatto un’obiettiva analisi di sé stessi, delle proprie capacità ed inclinazioni, decidano di candidarsi alla guida di una Città. Mi auguro, sperando di non rimanere deluso, che tutti si adoperino per un unico obiettivo: il bene di Alatri e dei suoi cittadini, perché ne hanno davvero bisogno, evitando proclami e comportamenti, senza alcuna concretezza, finalizzati solo all’accaparramento di voti”.
Se dovesse essere eletto consigliere comunale, in cosa consisterà la sua attività politica?
“Per quanto mi riguarda, come ho già avuto modo di scrivere e dire, tre sono state le ragioni prevalenti che mi hanno spinto ad accettare la candidatura a consigliere comunale: il bene della mia Città, il voler dare, finalmente, voce a chi non ce l’ha e Maurizio Cianfrocca. Pertanto, se dovessi essere eletto inizierei subito cercando di dare il mio contributo fattivo e concreto alla rinascita di Alatri, troppo a lungo bistrattata ed abbandonata a sé stessa. Inoltre, avendo vissuto e toccando con mano, in prima persona, le enormi difficoltà che incontra, nella società di oggi ed in qualunque contesto, chi non ha sponsor o ‘santi in paradiso’ so benissimo cosa si prova a non poter far delle ‘cose’, pur avendone tutti i requisiti, solo perché…’non conosci qualcuno’. Per questo motivo, vorrei poter essere, nel mio piccolo, un punto di riferimento per tutti coloro che non riescono a far sentire la loro voce, che si sentono soli, abbandonati, trovandosi a vivere enormi difficoltà, senza l’aiuto di nessuno. Vorrei adoperarmi, fattivamente, affinché i diritti di tutti e di ciascuno siano legittimamente ed esclusivamente riconosciuti per merito e non per millantati apparentamenti, blasonati appoggi esterni o conoscenze con Tizio e Caio. Infine, vorrei poter lavorare con il mio candidato sindaco per provare a cambiare quel modo marcio e stantio di far politica, perché so che solo con lui si potrà veramente provare a fare politica in maniera diversa”.
RIC. STR.