HOMEPAGE CRONACA Fides, Spes e Caritas nel presepe degli Amici dell’Albero Grande

Fides, Spes e Caritas nel presepe degli Amici dell’Albero Grande

1037
CONDIVIDI

 Allestito come da tradizione sotto la Loggia delle benedizioni, il presepe degli Amici dell’Albero Grande quest’anno cela un intrinseco e ancor più potente significato. Tre grotte, tre porte miniaturizzate dall’artigiano Mino Corona, quelle di Veroli: Porta Romana, Porta Napoletana e Porta Santa Croce che rappresentano non solo l’ernicità della suggestiva rappresentazione ma l’ingresso ed il principio delle tre virtù teologali: Fides, Spes e Caritas. Sempre realizzata dal miniaturista e presepista verolano, la Basilica costantiniana di Betlemme della Natività. E’ da quest’ultima che, quasi visibile all’occhio, si diffonde la pace. Un presepe decisamente articolato nel suo contenuto teologico, mistico e storico, ma che più di ogni altra rappresentazione presepiale raggiunge magnificamente il messaggio autentico di questa festività. La fede nella Rivelazione, la speranza nella salvezza, la carità verso Dio e verso il prossimo e la pace, quella pace di cui tutti abbiamo urgente necessità. ‘Hic de Virgine Maria Jesus Christus natus est’, e rinasce qui ad ogni sguardo di un passante, ad ogni mano tesa a chi ha bisogno. Nella volontà e nelle azioni de Gli Amici dell’Albero Grande. Il loro presepe è quel viaggio a Betlemme fatto d’amore e di stelle. Di grotte e di mosaici. Di creatività e di un cuore grande, dirompente, creativo, carico di gemme.

Monia Lauroni