È un legame indissolubile, quello tra gli abitanti del Borgo Santa Croce ed il loro quartiere. I quartieri sono paesi nei paesi, vivono di vita propria, hanno le loro regole, la loro aria, il loro statuto, la loro spontaneità, le loro feste. Un Natale speciale quello che si vive nel Borgo antico di Santa Croce di Veroli, un Natale fatto dalle mani dei residenti, illuminato dal cuore di chi ci abita. Una volta cuore pulsante dell’artigianato locale, il quartiere medievale della perla ernica si è vestito a festa grazie all’impegno dei suoi abitanti. Tutti insieme per un Natale di quartiere che non ha pari con le più sfavillanti città del mondo. Perchè è qui che si respira il senso della comunità, è qui che il Natale si riappropria del suo valore. Quello dellla gente del posto, semplice e operosa. Quella che vive a porte aperte perchè si sente famiglia. Addobbare con luci e stelle comete, illuminare a festa quei vicoli che parlano la lingua della Storia di Veroli è un atto d’amore. Un atto d’amore che si compie nei gesti semplici dove è sempre riposta la pura bellezza. La mente è quella di Alessandro Rea e Raniero Fiorini, il cuore quello di tutti gli abitanti del borgo. Se Cristo potesse scegliere un luogo in cui rinascere, lo farebbe qui, sotto quell’arco di pietre sudate e cullato dalle braccia di queste straordinarie persone. Si è un po’ tutti come compassi: possiamo avere braccia molto lungo con cui tracciare cerchi ampi intorno, ma il punto fisso senza cui niente è possibile, è e resta l’amore. Sono i gesti più silenziosi quelli che cambiano un paese.
Monia Lauroni