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Spagnoli e Ricca a quattro mani, si classificano al primo e secondo posto del Contest artistico “Fermhamente Festival della Scienza” di Fermo

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 Vincere un premio è sempre una soddisfazione. Vincerne due è addirittura paradisiaco. Ed ‘inusuale’. Inusuale, ma non impossibile se la cosa riguarda la coppia di artisti verolani Spagnoli e Ricca. Un podio ed un secondo posto conferiti dalla giuria di qualità del prestigioso Contest artistico “Fermhamente Festival della Scienza” di Fermo. Non nuovi i due artisti a riconoscimenti negli ambiti culturali di grana finissima e nazionale, hanno partecipato alla quarta edizione del contest di Fermo dal tema ‘Ecoscienza’, con due delle loro provocatorie e straordinariamente artistiche installazioni: ‘Earth due parole sul futuro’ ed ‘Esercizi di tramonto’. ‘Ecoscienza’, un gioco di parole tra ecosistema e coscienza particolarmente sentite da Spagnoli e Ricca. A sorpresa il 17 ottobre, non tanto sorprendente per chi già conosce il prestigio e l’impatto dei due artisti, l’installazione ‘Earth due parole sul futuro’ si è aggiudicata il primo posto, mentre al secondo si è classificato ‘Esercizi di tramonto’. L’evento suggestivo e creativo, curato nella direzione scientifica dal dottor Andrea Capozzucca, membro dell’International Coalition of STEAM Educators coordinato da Chris Brownell della Fresno Pacific University e membro del Consiglio Scientifico di Matematita, centro interuniversitario di ricerca per la comunicazione e l’apprendimento informale della matematica, ha ottenuto per l’eccellenza dei suoi format l’adesione di altrettanto eccellenti realtà culturali: Città della scienza di Napoli, Museo del Balì di Saltara (PU), Conservatorio statale di musica G.B. Pergolesi e SSML San Domenico di Fermo, UNICAM – Università degli Studi di Camerino, UNIMC – Università degli Studi di Macerata, UNIURB – Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, UNIVPM – Università Politecnica delle Marche, CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Lega del Filo d’oro di Osimo (AN) e Associazione Mathesis di Terni. Un plafond altissimo che ha riconosciuto agli artisti verolani quel ‘qualcosa in più’ che nell’arte si chiama genio. “Sabato 17 ottobre – racconta un euforico Petro Spagnolii – la giuria di qualità ha decretato i vincitori nel Contest artistico del prestigioso ‘FERMHAMENTE Festival della Scienza’ di Fermo. Al primo e secondo posto sono state scelte due opere realizzate da me e Ornella a quattro mani. Vincitore assoluto ‘EARTH due parole sul futuro’, secondo posto ‘Esercizi di Tramonto’. Vincere il primo e secondo posto è stato per noi motivo di grande gioia e soddisfazione, anche perché è davvero una cosa inusuale”. Pietro Spagnoli e Ornella Ricca, due eccellenze che continuano a confluire superbamente da protagonisti assoluti riconoscimenti e successi di critica, due nomi legati imprescindibilmente a Veroli, Città d’Arte che orgogliosa ne raccoglie il prestigio.

Monia Lauroni

Le opere vincitrici: Primo posto “EARTH due parole sul futuro”. Un progetto di immagini e parole presentato sotto forma di installazione, frutto di un ampio coinvolgimento di studiosi, per riflettere sul destino del Pianeta Terra. Il lavoro prende spunto dagli ostraka, cocci su cui nella Grecia Classica gli ateniesi votavano per condannare all’esilio, appunto all’ostracismo, i cittadini ritenuti pericolosi per lo Stato. L’opera è infatti caratterizzata da un insieme di frammenti di terracotta, su ognuno dei quali sono incise due parole: la prima da ‘esiliare’, da non dover usare più, e la seconda da ‘accogliere’, sostenere maggiormente, per il bene del Pianeta. Le parole da incidere sugli ostraka sono state chieste a cinquecentocinquanta studiosi e ricercatori di novanta tra Accademie, Università e Centri di Ricerca di buona parte del mondo. Le risposte hanno permesso di realizzare altrettanti frammenti di ceramica, su cui sono state incise più di millecento parole, che formano in maniera simbolica una grande intelligenza collettiva, rappresentando una buona sintesi del pensiero contemporaneo su un tema così grande e importante. Una forma antica che, con la voce di tanti studiosi, cerca di stimolare riflessioni su passato, presente e futuro del Pianeta. L’opera si presenta come una piazza aperta dove la luce e l’ombra, il pieno e il vuoto, le parole e il silenzio, dialogano in un equilibrio variabile, su un suolo fatto di frammenti, che circondano una scultura raffigurante un uomo malridotto, consumato, colto in un momento di riflessione e di presa di coscienza. L’installazione è itinerante. E’stata presentata ed esposta alla Scuola Normale Superiore di Pisa, all’Università di Firenze, all’Università Ca’ Foscari di Venezia, al Campus Einaudi (Main Hall e biblioteca N. Bobbio) dell’Università di Torino, all’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, al Museo di Paleontologia dell’Università della Calabria, al MUSPAC Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea dell’Aquila, nel Chiostro di Sant’Agostino a Veroli, con l’Università Federico II di Napoli nel Complesso Monumentale dei SS Marcellino e Festo, nel Museo Dei Cicli Geologici di Allerona, nel Palazzo comunale di Città di Castello, con l’Università degli studi di Perugia nel Complesso Monumentale di San Pietro, all’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano. Secondo posto “Esercizi di Tramonto”. L’installazione rappresenta una piccola aula con dodici tavoli, altrettante sedioline e una lavagna su cui è scritto il tema del giorno: “esercizi di tramonto”.Sui piani dei tavoli dodici disegni in bianco e nero, realizzati pensando ai disegni su cui i bambini si esercitano a colorare. I disegni raffigurano un misto di cause e conseguenze dell’impatto delle attività umane sulla Terra, un insieme che mostra quali sistemi terrestri sono stati forse irreversibilmente degradati dall’attività umana, e come la salute della nostra specie possa essere colpita da questi cambiamenti. Ai disegni in bianco e nero abbiamo unito fotografie a colori di tramonti del sole, uno spettacolo sempre capace di destare grande meraviglia per la sua bellezza, ma che può anche suggerire il preludio di una fine.Gli “esercizi di tramonto” non possono essere lasciati su questi piccoli tavoli, sono compiti per adulti, da svolgere nel più breve tempo possibile. I disegni, realizzati ad inchiostro, rappresentano i seguenti temi: agricoltura intensiva, inondazioni, carestia, siccità, inquinamento, deforestazione, scioglimento ghiacciai, migrazioni, rifiuti, allevamenti intensivi. Le fotografie sono state scattate dalla stessa posizione, in vari momenti dell’anno. L’installazione è realizzata in legno, occupa una superficie di circa mq. 10, e può assumere varie forme, adattandosi all’ambiente circostante.