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Calcio – Frosinone, il ds Frara: ” Mercato di qualità. Era il nostro obiettivo”

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E’ il ds Alessandro Frara a chiudere la carrellata di interviste al termine della campagna acquisti-cessioni.

Perché Parzyszek al Frosinone?

“E’ un’idea nata lo scorso anno quando fu ceduto Daniel Ciofani, cercavamo un giocatore simile come caratteristiche. Lo scorso anno per una serie di motivi non è stato possibile portarlo da noi e ci siamo riusciti in questa stagione”.

Parzyszek è stato un giocatore fortemente voluto dal Frosinone. Ci può dire come è nata la trattativa e perché, dopo il tentativo della passata stagione, ci avete provato anche quest’anno?

“La trattativa è nata lo scorso anno in estate ma quando formulammo la nostra offerta il club polacco alzò di molto le pretese economiche, rendendola un’operazione impossibile. Abbiamo continuato a monitorarlo durante la stagione perché ci piacevano le sue caratteristiche, quest’anno  le condizioni erano cambiate anche perché era ad un anno dalla scadenza naturale del contratto col club polacco. Abbiamo fatto la nostra offerta, sono state accettate e il giocatore è qui con noi”.

Cosa vi aspettate e come credete possa incidere nell’attacco giallazzurro?

“Il nostro è un attacco forte, lui è un giocatore d’area di rigore per cui ci aspettiamo possa fare dei gol e darci una mano a livello di personalità, far salire la squadra durante la manovra e completare quindi un pacchetto offensivo di livello importante”.

Il Frosinone negli ultimi tempi si sta rivolgendo molto al mercato  straniero. Strategia o causalità?

“Non credo che sia una casualità, è una legge del mercato che va anche al di là del calcio e riguarda un po’ tutte le attività economiche. Restando nel calcio, il mercato guarda sempre di più ad orizzonti allargati in Europa, si trovano giocatori ad un costo inferiore rispetto all’Italia e quindi si può ben capire che non siamo nell’ambito della casualità ma di una strategia ben precisa. Se prendiamo in esame la valutazione di un giocatore italiano del livello di Parzyszek, costa probabilmente molto di più che prenderlo in un campionato come quello polacco nello specifico. E per forza di cose dobbiamo guardare anche all’estero, fermo restando che non si può fare una squadra esclusivamente di stranieri perché diventerebbe molto difficile la gestione. Bisogna invece trovare il giusto mix aggiungendo su un organico di italiani ben definito un gruppo di stranieri che alzino il livello e la qualità del gruppo”.

Direttore, che voto dà al mercato?

“Non sono io che devo dare voti al mercato, è un aspetto di competenza dei giornalisti. Abbiamo cercato di fare, in un momento storico ed economico molto difficile, un mercato ancora più mirato: riordinare le cose, togliere quei giocatori che non rientravano nei piani dell’allenatore dal punto di vista tecnico ed abbiamo cercato di arrivare ad elementi funzionali al sistema di gioco che vogliamo andare ad attuare. Giocatori quindi che alzino il livello tecnico e la qualità della squadra. Consideriamo che il campionato sarà molto più complesso, ci saranno molto più turni infrasettimanali, si dovranno fare molte scelte e i ragazzi dovranno essere bravi ad adattarsi a questo nuovo modo di giocare che mantiene la possibilità dei 5 cambi in partita. Per quanto riguarda il mercato abbiamo preso elementi a centrocampo come Kastanos e Carraro che vanno a rinfoltire il reparto e allo stesso tempo a dare varietà di scelta. In avanti è arrivato Parzyszek che va a completare, come ho detto prima, il reparto. E quindi in difesa Curado va a sostituire Krajnc e un ragazzo, Baroni, che completa il pacchetto arretrato”.