E’ il momento del coraggio. Il coraggio di ripartire, il coraggio di sentirsi stranamente felici nonostante le preoccupazioni economiche e la sospensione prolungata dell’ attività. Il coraggio di non smettere mai di condividere cibo cultura e felicità. Una felicità che solo chi ci ha messo il cuore riesce a trasmettere anche oltre il velo’ della mascherina, oltre il distanziamento tra i tavoli, oltre le domande legittime su quello che accadrà. Renzo, il proprietario della Trattoria La Posta di Castelmassimo di Veroli è felice. Lui che la sua passione, la cucina, l’ha scelta e non vedeva l’ora di tornare tra quegli angoli accatastati di pentole e padelle. L’ha scelta non solo come luogo in cui viverci ma come stile di vita e si sente oggi come il primo giorno, quando per la prima volta ha aperto quella porta. Non capita a tutti, non capita sempre, capita quando pesi il valore della vita, della salute, più di quanto possa pesare un sold out in una sera di primavera. Renzo è l’immagine di Veroli che riparte, che non si fa troppe domande e che vuole solo tornare a vivere la sua vita. Tornare a donare gioia e speranza ai suoi clienti affezionati. Non ha tempo per le polemiche, neanche per guardarsi indietro. Lui, che ha sempre contato solo sulle sue forze, ha ora nel cuore solo la sua gente, il suo staff, la sua Castemassimo che anche quando trema non si lascia travolgere. Meno tavoli, distanziamento e mascherina, ma per Renzo è anche questo un atto d’amore verso i suoi clienti. Abbiamo scelto di raccontarvi di Renzo, perchè incarna la speranza e la positività. E chi è positivo ha sempre una marcia in più. In bocca al lupo a tutti i ‘Renzo’ del territorio verolano. Anche in tempi di crisi, è possibile guardare avanti e lavorare per il futuro. Abbiamo tutti bisogno di speranza e positività, di cose che ci dicono che non bisogna arrendersi, di farci accarezzare dai piccoli piaceri che avevamo dimenticato, come quelli della nostra straordinaria cucina ciociara. E in questi giorni di pioggia che non bagna, di sole che non scalda, anche una piccola storia, raccontata così, per caso come questa, può tenere vivo il nostro cuore.
Monia Lauroni