“Non siamo ancora nella condizione di ripristinare piena libertà di movimento, ma stiamo studiando un allentamento delle restrizioni attuali. Non sarà un “liberi tutti”. Consentiremo maggiori spostamenti ma conservando garanzie per prevenire il contagio. Non possiamo procedere in ordine sparso. Non possiamo permettercelo perché il virus non conosce distinzioni territoriali e dobbiamo prevenire una seconda ondata di contagi. Il piano che abbiamo messo a punto ci consente una ripresa ben strutturata, senza improvvisazioni”, lo ha detto il premier Conte a La Repubblica. “Bar e ristoranti non riapriranno il 4 maggio. Stiamo lavorando per consentire ai ristoratori non solo consegne a domicilio ma anche attività da asporto. Turismo? È il settore più colpito. Il ministro Franceschini sta elaborando varie proposte per sostenere questo settore”. Conte ha parlato anche della scuola. “È al centro dei nostri pensieri, ma riaprirà a settembre. Tutti gli scenari elaborati dal comitato tecnico-scientifico prefigurano rischi elevati di contagio in caso di riapertura. La didattica a distanza sta funzionando bene e la ministra Azzolina sta lavorando affinché gli esami di stato si svolgano in conferenza personale”.