HOMEPAGE CRONACA Diario di Giorni di ordinaria Epidemia – Giorno 10

Diario di Giorni di ordinaria Epidemia – Giorno 10

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 Di tutti i mali, di tutti i più terribili mali del mondo c’è quello di vivere questi giorni barricati in casa con una figlia ipocondriaca. Lei, la mia bambina diciannovenne è convinta da tempo di avere ‘qualcosa di brutto’, di incurabile. Qualcosa che ancora neanche la NASA riuscirebbe a spiegarsi. Così questa notte alle 4 me la ritrovo in camera in preda alle palpitazioni. Sguardo color lucifero, sbiascica parole disconnesse e incomprensibili di cui io riesco a cogliere solo un “guarda” e “bocca” e “cose strane”. Si siede sul letto, spalanca le fauci da Godzilla e vedo che sul palato ha degli strani agglomerati biancacci. “Dai amore, so che è dolorosa e fastidiosa, ma è solo stomatite, più tardi, ad un orario umano, chiamerò in farmacia e vedremo cosa si può fare per alleviare il fastidio”. “Ma stai scherzando? – mi urla – Ma hai visto cosa mi sta nascendo in bocca? Io sto male, dev’essere qualcosa di brutto, ecco ho preso il Coronavirus”. Quello che temevo si stava avverando e sarebbe bastata un’unghia spezzata per mandare in pezzi quella poca di lucidità che giornalmente cerco di mantenere con la forza. Provo a spiegarle che il suo “coronavirus” erano state le tonnellate di patatine fritte, pop corn e nutella che aveva sbranato la sera prima per ‘consolazione’ e che comunque quei sintomi non erano nemmeno lontanamente somiglianti a quelli del presunto Covid. Niente, lei insiste: “Non è vero, ho letto una cosa e poi dice che…”. Ma chi? Chi è che ti dice cose alle 4 del mattino. Voglio nomi e cognomi. Sono passate un po’ di ore e la situazione è migliorata. La sua, la mia invece peggiora. Lei resta convinta di avere chissà che cosa, io resto convinta di aver bisogno dello psichiatra. L’eroismo delle madri in quarantena forzata dovrebbe essere riconosciuta come patrimonio dell’umanità. Lei seguita a girarmi intorno, non si sente compresa, la guardo e le dico: “Tesoro, non uscire sul balcone che potresti prenderti un flash morb!”.
M.L.