“Quello sprone di monte parte scoglioso e parte arenoso, nella sommità del quale poggia Veroli, si sporge sopraccapo al piano dell’Ernico con fianchi si ripidi ed alpestri, che fa meraviglia, come nella sua vetta e lunghesso le sue coste, siasi potuto erigere e mantenere in fiore quella vetustissima Città, non men popolosa che trafficante e colta ed arricchita di nobili edifizi sacri e civili”. Abate parroco della Chiesa di San Michele Arcangelo, Vincenzo Caperna. Correva l’anno 1907, quando dalla tipografia verolana Reali iniziò la prima stampa dell’opera dal titolo “Storia di Veroli”. Camminare sul glorioso suolo ernico, un piede avanti all’altro, come le pagine che si sfogliano al vento della Storia. La Grande Storia, quella di cui Veroli è stata coinvolta e protagonista. Questo il tenore della passeggiata tra i vicoli di Veroli, organizzata da Trekking in Ciociaria in collaborazione con il Comune di Veroli, Unusual Trek, Ciociaria Hiking, Compagnia dei Viandanti, AIGAE e Consulta delle Associazioni. Visitare un luogo con la coscienza storica per riuscire a vederlo davvero. Sentirne il battito. L’appuntamento è per sabato 28 dicembre alle ore 15.00 in Piazza Plebiscito. Pochi minuti, un paio di pagine, e subito l’austerità della Basilica di Sant’Erasmo che contrasta quasi forzosamente con i vicoli dai balconi in fiore. Lo sapevate che qui, proprio questo luogo, nell’anno del Signore 1170, vide giungere la diafana e argentea Eudocia Commeno, nipote dell’Imperatore d’Oriente Manuele, per farsi tedofora di nuovi equilibri ed essere impalmata da Oddone Frangipane in un vincolo suggellato dall’Augusta Santità di Papa Alessandro? Un avvenimento di somma importanza, incentrato proprio sulla natura “Augusta” del Pontifex, che rese la rocca ernica, amica del Soglio piscatorio, centro dell’universo mondo. E’ la grande storia delle piccole cose che racchiude l’essenza di un luogo. Un cammino che sarà uno scorrere lento nel tempo tra il fascino delle pietre antiche che collegano Veroli alla prima Crociata, a Santi, Papi e Re. Quella storia dimenticata che vide sulla fine del Seicento, nascere la nobile Accademia degli Elisi e prima ancora assegnata alle legioni di Gracco. Ma anche storie di uomini semplici, come il primo cappellaio della provincia che era un verolano. Si chiamava Cherubino e torceva i suoi feltri proprio in una bottega in Piazza Mazzoli. Nell’occasione, straordinaria apertura della Biblioteca Giovardiana e conclusione con brindisi sotto l’Albero Grande. Per cogliere integralmente l’anima di un luogo, bisogna scegliere una di quelle storie orfane che vivono come spaventate dagli altri e delle quali nessuno più si cura. Per Info: www.compagniadeiviandanti.com oppure Tel: 329 1242393
Monia Lauroni