Il 25 novembre è una data che deve obbligarci a guardare più attentamente intorno a noi, per prendere coscienza e ribaltare un fenomeno di grande inciviltà: quello della violenza sulle donne.
Per comprenderne l’entità, possiamo far riferimento ai dati ISTAT per il 2017 in Italia. I numeri sono alti e preoccupanti e i crimini commessi a danno delle donne sono gravi e odiosi: molestie, stupri, ritorsioni e ricatti a sfondo sessuale, ingiurie, denigrazioni, stalkeraggio, imposizioni e limitazioni della libertà personale, manipolazioni, sudditanza psicologica, continue e ripetute violenze domestiche, aggressioni con l’acido, fratture, ferite gravi, menomazioni irreversibili e in ultimo l’omicidio. Mariti, ex-partner, colleghi di lavoro, amici si rendono protagonisti di delitti riprovevoli nei confronti delle donne spesso in un contesto familiare, affettivo o di relazione.
Nel 2017 123 donne hanno perso la vita in modo tragico ma innumerevoli sono le altre che hanno perso la serenità, l’autostima, i sogni, e con loro, vittime della cosiddetta “violenza assistita”, ci sono i figli. La cronaca racconta storie personali e familiari terribili a cui nessuno ha porto aiuto.
Per tutelare minori e donne, il legislatore ha varato un DDL apposito, noto come “Codice Rosso”.
Lo strumento seppur utile, ha bisogno di essere sostenuto da un mutamento culturale per un radicale cambiamento delle coscienze. La scuola come agenzia educativa primaria si impegna nello sforzo. Ma c’è bisogno di sinergia e di veicolare messaggi incisivi.
Il Liceo Pietrobono ha voluto esserci con una manifestazione significativa dal titolo importante “Oltre il silenzio”, suggerita dal dipinto omonimo della pittrice Claudia Cundari. Sono stati coinvolti Telefono Rosa e i Carabinieri della Compagnia dei Carabinieri di Alatri, oltre ad esperti che insegneranno tecniche di autodifesa. A questi interventi seguiranno poesie e componimenti degli studenti e la drammatizzazione “Desirèe”.
