“Esiste solamente una possibile spiegazione alla genesi delle dichiarazioni del consigliere Berretta: l’evidente stato di confusione che caratterizza il personaggio in questione. Solo nella confusione, per questo motivo la mano destra dimentica quello che ha fatto la mano sinistra, possono trovare fondamento le affermazioni riportate sulla stampa da parte di chi soffre la sindrome da mancanza di ruoli di governo”.
E’ quanto dichiara l’assessore al bilancio, Franco Martini. “Se scartiamo la confusione, intesa come attenuante, resta soltanto una possibilità, che però non è concessa a chi ha svolto ruoli amministrativi: ossia, la strumentalizzazione”. “Chi ha ricoperto incarichi assessorili, al netto dall’indossare i panni del Pietro Micca, sa benissimo che le tariffe per i servizi pubblici locali sono stabilite secondo precise normative di legge. Sa benissimo, e se non lo sa glielo ricordo, che sulla Tarsu, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti, la legge impone che l’imposta debba coprire l’intero costo del servizio. Non si può, né si deve chiedere un euro in più o in meno. Le tariffe di quest’anno, che di certo non sono il riflesso della volontà di tartassare i cittadini, sono il risultato dell’aumento del volume dei rifiuti prodotti, passati da 9.600 t a 9.941 t.
“L’amministrazione in carica – continua l’assessore Massimo Gargani – sia per la tassa sui rifiuti, ma anche per quella sull’occupazione del suolo pubblico, ha cercato di venire incontro alle esigenze dei cittadini, prevedendo e adottando misure che hanno limitato e stanno limitando l’impatto del minore trasferimento di risorse da parte dello Stato centrale e che obbliga gli Enti locali a utilizzare la leva fiscale per quadrare i conti e far funzionare la macchina amministrativa. Se poi non consideriamo la confusione e teniamo conto solo dell’evidente tentativo di strumentalizzazione, è proprio la storia del consigliere Berretta a cozzare in maniera chiara con le sue esternazioni. Va ricordato, infatti, che il 19 febbraio 2009 veniva approvata una delibera di Giunta comunale di cui il consigliere era proponente, la n. 23, con una tariffa per la tassa sui rifiuti aumentata del 25% rispetto al 2008 e con decorrenza dal 01.01.2009”.
Di fronte a quanto evidenziato – argomentano gli assessori Franco Martini e Massimo Gargani – si sbugiarda da sé il consigliere, orfano d’incarichi assessorili, tanto che, confrontato a quanto fatto in prima persona, le sue esternazioni fanno quasi sorridere, tenuto conto anche dell’assordante silenzio con il quale non rispose alle accuse della minoranza dell’epoca. Ma tant’è, questo è il risultato dell’essere discepoli, per osmosi, di cattivi maestri: anche con la “diminutio” di non raggiungere nemmeno lo stesso livello”.