Ciao Daniel.
Te ne vai da Frosinone dopo sei anni, una vita calcistica. Te ne vai da miglior marcatore della storia del club e soprattutto lasci dopo essere stato un grande Capitano. Un esempio. Un punto di riferimento nelle vittorie (tante) e nel tuo caso anche nelle sconfitte.
Nei momenti tosti ci sei sempre stato, per tutti. Compagni, tifosi e stampa. Nei momenti facili, quelli della gloria è facile prendersi la lode, mentre tu no: eri diverso. Ti prendevi le responsabilità quando pesava di più e questo fa di te un calciatore speciale. Intelligente. Un calciatore diverso. Fuori dai prototipi in giro in questi ultimi anni. Un giocatore forte in campo e soprattutto fuori.
Hai fatto gol in tutti i modi, rigore, di testa, di sinistro, di destro, al volo, di rapina, in contropiede, su azione manovrata, in girata … hai segnato in tutti i modi e la gente se ne è accorta sempre.
Ti vogliono bene a Frosinone, Daniel. Sei uno di loro e sarai sempre uno di loro. Un cambio di maglia non fermerà l’amore. Sarebbe troppo poco per quanto c’è stato.
Dal primo gol datato 7 settembre 2013 in Pisa-Frosinone 1-1 passando per il numero 74 (record per te e per il club) di Frosinone-Empoli 3-3 del 21 ottobre 2018 e fino all’ultimo in trasferta a Firenze contro la Fiorentina decisivo per la vittoria ne è passato di calcio tra i tuoi piedi, compreso il gol al “tuo Milan” che aprì le marcature al Matusa nella prima indimenticabile stagione in serie A nel 2015-2016.
Tante emozioni e tante soddisfazioni sempre col numero 9 sulle spalle e la fascia di capitano. Sei stato una parte importante della storia del Frosinone Calcio e un addio non sconfiggerà mai l’amore.
Buona fortuna Daniel.
Articolo a cura di Massimo Papitto