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Alatri – Ciavardini ( Lega ) propone un progetto per arrivare a “Zero cani in canile”

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Una nota di Francesco Ciavardini per abbattere i costi dell’amministrazione comunale per sostenere cani in un rifugio di prima accoglienza.

“Quando circa un paio di mesi fa – dichiara Ciavardini – proposi la costruzione di un rifugio di prima accoglienza per cani , con lo scopo di abbattere i costi esorbitanti che l’amministrazione comunale di Alatri sta pagando per tenere i propri cani nei canili di Supino , Sgurgola e Serrone ( parliamo di circa 130 000 euro annui ) , lo feci confrontandomi con vari volontari di varie associazioni che operano sul territorio , tra i quali Luca Uspini, rappresentante dell’associazione ONLUS Tana Libero tutti , ed Ombretta D’Uffizi, rappresentante dell’ENPA.

L’amministrazione comunale sembra aver colto il nostro appello, tanto è vero che è in programma un incontro con il vice sindaco Fabio Di Fabio proprio per cercare una soluzione a questa importante problematica.

In seguito, però, negli ultimi giorni , ho avuto modo di conoscere ed apprezzare un progetto proposto per la nostra città dalla signora Ombretta D’Uffizi, infaticabile Volontaria.

Sul modello del progetto “Zero cani in canile”, che ha avuto un successo enorme nella città di Vieste , e che ha avuto come promotrice la dottoressa Francesca Toto.

Il progetto, che sarebbe troppo lungo da esporre in quello che vuole essere un piccolo articolo esplicativo, consiste in una massiccia campagna di sterilizzazione e microchippatura a tappeto sul territorio comunale , con l’ausilio di guardie zoofile qualificate e professionali , ed anche con l’aiuto dei veterinari, molti dei quali spesso si prestano volentieri ad aiutare l’attività dei volontari.

Il rifugio , come sottolinea la signora Ombretta , può essere solo un tassello per arginare il problema , ma non è assolutamente una soluzione a lungo termine. Per assicurare invece la progressiva diminuzione dei cani randagi e vaganti sul territorio comunale , occorre invece sterilizzare e microchippare in maniera attenta e puntuale, spendendo sicuramente qualcosina di più , ma garantendo sul lungo periodo un risultato di gran lunga maggiore , utile forse a raggiungere il risultato del comune di Vieste che ad oggi ha solamente 8 cani in canile”.