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Il Rotary Club di Frosinone premia l’impegno a favore della vita e della donazione del cordone ombelicale

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Tre anni fa, il Rotary Club di Frosinone aveva promosso la campagna “Dalla vita alla vita”, in collaborazione con l’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Frosinone, Federfarma-Frosinone, la locale ASL, l’A.Gi.Far, il Collegio delle Ostetriche di Frosinone, la Cooperativa Farmaceutica Ciociara, l’Associazione Carlo Donfrancesco, l’Unione Cattolica Farmacisti Italiani e l’ADISCO. Nelle farmacie della nostra provincia le future mamme erano state invitate a donare il sangue del cordone ombelicale, un gesto di amore, gratuito, che non comporta alcun rischio né per la madre né per il neonato, attraverso consulenze dirette del farmacista, locandine ed opuscoli.

 L’iniziativa del Club ebbe conseguenze importanti: si iniziò dopo pochi mesi a prelevare il cordone anche presso la struttura ospedaliera di Sora e subito dopo anche in quella di Cassino (a Frosinone il servizio è attivo dal 1999 e afferisce alla “banca” dell’Umberto I di Roma). Il Club ha voluto, di nuovo, fare il punto su questa importante tematica in un incontro all’Hotel Cesari in presenza dei medici Maria Rita Pecci del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale “Spaziani” di Frosinone (che ha portato i saluti del primario, dott. Enrico Bracaglia), Costantino Testani (direttore del medesimo reparto del “Santissima Trinità” di Sora), Enrico Donfrancesco (già dirigente proprio della sezione del nosocomio sorano, fondatore dell’associazione per la vita “Carlo Donfrancesco”) e Morena Di Palma (presidente collegio Ostetriche Frosinone).

L’interessante introduzione ad opera del prof. Gianni Gasbarrini Fortuna, che ha illustrato le qualità e le speranze riposte nelle cellule staminali, ha aperto l’incontro. Il trapianto di staminali emopoietiche rappresenta una terapia salvavita consolidata e di grande successo per la cura di numerose e gravi malattie del sangue: le leucemie, i linfomi, le talassemie, le immunodeficienze e alcuni difetti metabolici. Una volta prelevato dalla donatrice (da sottolineare che, altrimenti, il cordone viene semplicemente gettato!), il sangue raggiunge la banca e, se supera i rigidi test di idoneità, diventa immediatamente in grado di salvare vite umane. “Molto è stato fatto – ha commentato il presidente del Rotary Club di Frosinone, Alberto Accinni – ma molto ancora è da fare.

Il nostro Club riserva alla informazione e incentivazione della donazione del cordone ombelicale una attenzione particolare e auspica che la dirigenza delle strutture ospedaliere faccia altrettanto, al fine di incrementare le donazioni. Per questo, abbiamo voluto pubblicamente ringraziare, con una targa, il lavoro svolto in questi anni dai medici, dalle ostetriche e da tutto il personale degli ospedali di Frosinone e Sora che hanno contribuito a diffondere la consapevolezza dell’importanza di un gesto semplice eppure in grado di salvare vite umane. Il Rotary Club di Frosinone è con loro e con tutte le mamme che decideranno di compiere un gesto di grande amore e generosità”.