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Un bolide pieno di significati

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Il talento ce l’hai o non ce l’hai. Non lo puoi comprare. La sintesi spicciola del gol di Andrea Pinamonti potrebbe essere questa. Un gol fantastico il suo, cercato, voluto, mirato, e poi festeggiato come si doveva. Follemente. Da tutti. Stadio in delirio. Giusto così.

Un bolide incredibile dai 25 metri. Non un gol normale perché i giocatori di talento gol semplici non ne fanno quasi mai. Lasciano sempre la firma. Un marchio di fabbrica. Lafont, il portiere della Fiorentina, che era stato quasi inoperoso per tutta la gara, non ha potuto fare altro che raccogliere la sfera dalla rete e applaudire. Quando arrivano verso la porta quei tiri lì puoi farci poco, puoi solo sperare che non entrino o puoi provare ad abbozzare una “parata miracolo”. Ieri sera però per fortuna non è avvenuto niente di tutto questo e la rete di Pinamonti ha regalato al Frosinone il quarto risultato utile di fila, con i canarini che momentaneamente staccano l’Empoli in classifica e si avvicinano in maniera pericolosa a Bologna e Udinese.

Dalla vittoria contro la Spal è partito un altro campionato. Si respirava nell’aria quella sensazione e i fatti (il campo) stanno dando ragione a quella tesi. Proprio contro la Spal l’ex ragazzo prodigio della Primavera dell’Inter aveva trovato il primo centro in serie A, ma il suo gol era stato ininfluente ai fini del risultato, visto che la squadra di Moreno Longo stava già conducendo la partita per 2-0. Ieri invece il suo bolide è stato pesantissimo per portare a casa un punto d’oro nella corsa salvezza.

Un bolide pieno di significati. Una sassata nei minuti finali per dire “io ci sono”.  Ora, dopo la sosta per le nazionali (l’ennesima purtroppo) mister Longo potrà avere l’imbarazzo della scelta davanti. Oltre ai soliti noti, il tecnico dei ciociari può contare sulla freschezza di Pinamonti. Il ragazzo sta diventando grande e quel bolide sotto l’incrocio dei pali è stata la sua presentazione in grande stile al Benito Stirpe.

Massimo Papitto