HOMEPAGE CULTURA “Federica, la ragazza del lago” di Massimo Mangiapelo

“Federica, la ragazza del lago” di Massimo Mangiapelo

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Il libro autobiografico di Massimo Mangiapelo, zio di Federica e autore/protagonista del romanzo verità sul caso della povera vittima trovata senza vita il primo novembre 2012, è una testimonianza eccezionale su tragedie che potrebbero capitare a ognuno di noi.

Nel romanzo viene ricostruita non solo tutta la vicenda ma la vita di ogni membro della famiglia colpita dall’immane tragedia. La morte di Federica, ragazza solare e bella, che avrebbe avuto tutta la vita davanti a sè, è rivissuta dall’autore in prima persona senza celare nulla e concentrandosi su tutti i minimi particolari, i dettagli dell’accaduto.

Chi con amore e rimpianto volesse narrare un tal tipo d’esperienza può prendere esempio da questo testo. La scrittura e la tecnica narrativa sono piane, vigorose, esemplari, dirette e mai sfumate da allegorie superflue. Ogni pagina è costruita sapientemente senza fronzoli, rivelando al lettore la pietas e gli struggenti sentimenti intimi dei protagonisti, vessati anche dopo la morte dell’amata Federica, da quel tipo di giornalismo sciacallo che non bada ai fatti e alla loro autenticità ma inventa, distorce, manipola e sconvolge il senso di dichiarazioni e eventi a uso e consumo delle proprie facce toste, arriviste e senza scrupoli.

Massimo Mangiapelo essendo un vero giornalista denuncia questi atti impropri e lesivi con rabbia e rammarico verso una professione esercitata per tanti anni con stile, riservatezza e discrezione, sempre più rari nel panorama televisivo e della carta stampata.

Il romanzo si legge tutto d’un fiato come capita solo frequentando i grandi scrittori. Anche chi non conoscesse nulla della tristissima vicenda di Federica, dopo aver letto il testo si sentirà edotto e compartecipe della vita della ragazza del lago.

Patrizio Minnucci