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Calcio – Frosinone, Moussa Konè si presenta: “Voglio riprendermi la serie A qui”

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FERENTINO – E’ il giorno della presentazione del neo giallazzurro Moussa Konè, ivoriano, che ha comunque esordito sabato contro la Pro Vercelli. Di rito è del direttore dell’Area tecnica, Ernesto Salvini, a fare gli onori di casa. La location è la Cittadella dello Sport dove i ragazzi di Longo hanno da poco ultimato l’allenamento della mattina.
“Oggi presentiamo Moussa Koné che è effettivamente la novità della mercato invernale – esordisce Salvini -. E’ il secondo arrivo in ordine cronologico ma nell’altro caso, quello di Chibsah, si trattava di un giocatore già conosciuto a questa piazza. L’arrivo di Koné è una ulteriore testimonianza di come una presidenza e una Società hanno voluto mettere a disposizione tutti i mezzi per poter riuscire a stare in gioco fino alla fine. Perché credo che oltre la programmazione ed a qualsiasi tipo di sforzo c’è anche la consapevolezza che molto dipende da noi anche se non tutto. L’importante è che come Società, lo ribadisco, mettere tutte le armi a disposizione”.
Koné, negli ultimi tempi ti sei trovato sulla strada del Frosinone ben 4 volte. Due volte con l’Avellino e due con il Cesena. L’ultima volta la tua ex squadra ci fece anche tre gol. Veniamo a te: ti trovi meglio giocare da mediano in un centrocampo a due o da mezz’ala in un centrocampo a tre?

“A dire la verità non ho tanta preferenza. Sono stato abituato a giocare a tre fin dai tempi di Foggia e Pescara ma ho giocato anche a due”.
Che responsabilità ti può derivare dal fatto che il Frosinone ti abbia acquistato e vincolato con un contratto lungo?
“Più che responsabilità c’è la soddisfazione per una Società che ha puntato su di me. Il mese prossimo sarei andato in scadenza ed avrebbero potuto prendermi a giugno a zero. Contento di essere qui”.
Ti sei fatto un’idea di quali sono le squadre più forti della serie B?

“Il Frosinone è forte e con il Palermo mi hanno impressionato molto quando abbiamo giocato contro di loro. Ma la B è molto lunga e bisogna lavorare. Restiamo con i piedi per terra e cerchiamo di lavorare partita per partita”
Se avessi saputo che saresti dovuto venire a Frosinone magari avresti evitato quella percussione dalla quale scaturì l’azione del 3-3 del Cesena?
“Ho fatto semplicemente il mio lavoro in quel caso…”.
L’impatto con il gruppo come è stato?

“Impatto molto positivo. Dello spogliatoio conoscevo Ciano e Soddimo. E poi ho avuto modo di scoprirli tutti, bravi ragazzi. E poi lo stadio è bellissimo. Ma tutto mi ha fatto un’ottima impressione”.
Frosinone ha grande passione per il calcio, i tifosi sono molto caldi. Per te è un ulteriore motivo di orgoglio aver accettato questa sfida?

“Motivo di orgoglio essere in una piazza così importante, con una tifoseria importante. E cercherò di dare sempre il massimo”.
Perché Frosinone e non altro club?

“Perché il Frosinone ha creduto in me, l’ho già detto”.
Ci sono avversarie importanti come il Palermo ma qual è a tuo parere l’insidia vera del ritorno?
“Tutte le squadre. Ci saranno squadre che lotteranno per non retrocedere ed altre che lotteranno per salire, per i playoff. Sarà un girone di ritorno duro per tutte”.
Se dovessi rispondere ad un tifoso che ti incontra e ti chiede: sei venuto a Frosinone per…
“Sono venuto per fare un salto di qualità e per vincere”.
In serie A però hai disputato poche partite con la maglia dell’Atalanta, cosa ti manca per giocare in pianta stabile in A.

“Non lo so, forse è mancata anche la fiducia in me da parte dell’allenatore quando ero a Bergamo con Colantuono. Col passare degli anni sono migliorato. E sono pronto per tornare in A”.
Sei giovane ma hai già una buona esperienza. C’è un giocatore al quale ti ispiri?

“A me piace molto Yaya Touré, quando andavo in nazionale mi dava consigli. Una cosa importante per la mia crescita”.
Il prossimo avversario è il Cittadella. Che squadra ti aspetti?

“E’ una buona squadra, insidiosa e bisognerà fare molta attenzione”.
Ufficio Stampa
Frosinone Calcio