HOMEPAGE CRONACA Frosinone – Il Comune blocca le antenne del gas

Frosinone – Il Comune blocca le antenne del gas

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L’amministrazione comunale di Frosinone ha emesso, nella giornata odierna, attraverso l’ufficio Suap, un provvedimento di sospensione e di verifica della legittimità di una specifica attività compiuta dal gestore della rete per la distribuzione del gas, sul territorio comunale. Nel corso degli ultimi giorni, infatti, in particolare a ridosso del periodo di Ferragosto, stavano comparendo in città alcune antenne, con i rispettivi supporti in cemento, dell’altezza di circa 7-8 metri, installate da parte del gestore del metanodotto, per la misurazione a distanza dei consumi, all’interno delle utenze domestiche, utilizzando lo strumento delle onde elettromagnetiche. Secondo il programma predisposto dal gestore, dunque, si dovrebbe procedere alla elevazione e alla messa in funzione di circa una decina di questi impianti, sulle pubbliche vie, iniziando  da alcune zone come via del Poggio e via Colle del Vescovo. “Dopo aver ricevuto alcune specifiche segnalazioni – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – ho chiesto al dott. Antonio Loreto, il dirigente del settore, di attivare immediatamente una verifica della legittimità di tali strutture che, se dovessero trasmettere onde elettromagnetiche invasive, non lascerebbero tranquilli né i cittadini, né l’amministrazione comunale. Purtroppo, con la scorciatoia delle tecnologie smart, troppo spesso si cerca di aggirare il diritto al controllo da parte dei Comuni, i quali devono puntare, in via prioritaria, alla tutela della salute pubblica e individuale. Ai Comuni, purtroppo, ormai da tempo, è stata sottratta la possibilità di interloquire efficacemente sulla materia delle autorizzazioni per i ripetitori della telefonia mobile, in quanto considerati impianti di rilevante interesse pubblico. Se questo dovesse avvenire, anche, per tutte le imprese private che intendano avvalersi dell’utilizzo delle tecnologie che emettono onde elettromagnetiche diffuse, allora i sindaci non avrebbero più il diritto-dovere di intervenire per la tutela effettiva della salute e degli interessi della collettività”.