La notizia è diventata un vero e proprio caso mediatico in città. Parliamo del Chiosco “da Pippetto” sull’Acropoli di Civita ad Alatri e della revoca dell’autorizzazione per la famiglia che lo gestisce da anni da parte del Comune che, dopo numerose deroghe e proroghe, ha dovuto prendere una decisione che ha scontentato molti. Un bar che da diversi anni ormai ravviva e fa popolare il parco della cattedrale con residenti, giovani e meno giovani.
Sia chiaro, la necessità di regolarizzare l’affidamento del servizio è un obbligo normativo e le continue deroghe e proroghe non sono più ammissibili, e in questo l’amministrazione deve continuare sulla strada della normalizzazione di una eccezione che da troppi anni va avanti. Tuttavia non si capisce ora l’urgenza, a inizio stagione, di chiudere improvvisamente l’attività senza che vi sia ancora un qualche avviso di evidenza pubblica, lasciando la famiglia e la città senza il punto di ritrovo e di riferimento per l’intera estate. Vedremo se le pressioni dell’intera comunità, dai politici, alla famiglia, ai cittadini fino agli altri commercianti, porteranno ad una ennesima soluzione temporanea per salvare la stagione seguita, magari, dalla tanto attesa regolarizzazione dell’intera faccenda mediante l’espletamento di una regolare gara ad evidenza pubblica.
Fonte: tg24.info