Con questo articolo vogliamo rendere pubblica una bellissima esperienza vissuta dal nostro amatissimo concittadino Sandro Morato, attore teatrale da una vita e insegnante di disegno geometrico presso il liceo artistico di Frosinone.
Sandro Morato ci confida che per fare l’attore teatrale c’è bisogno prima di ogni cosa la disciplina, poiché il teatro essendo un’arte ha in sé il senso della precisione e della riproducibilità. Poi, le varie tecniche teatrali come la dizione e fonetica, il linguaggio non verbale, la tridimensionalità corporea ascritta in uno spazio scenico, lo studio e l’interpretazione del personaggio.
Per comunicare con la voce è necessario avere una grossa affinità con il proprio io, poiché la voce è la parte più intima di noi stessi allenandosi tantissimo a leggere ad alta voce.
L’abbiamo incontrato ieri sera nella piazza principale di Alatri e ci ha raccontato di una bellissima testimonianza ricevuta due giorni fa.
Verso le undici del 6 Aprile scorso – ci dice Sandro – “mi è accaduto un fatto insolito ma molto piacevole: mi trovavo insieme a mia moglie all’interno di un centro commerciale poco distante dal Centro Storico della mia amata Alatri ed ho incontrato dopo tanti anni un ex collega, di quando ero in servizio scolastico presso la Scuola Media di Guarcino.
Un insegnante di Italiano e Latino, il prof. Luigi Ciavardini, anche lui in pensione. come me, Subito dopo i convenevoli mi dice; « Aspetta, aspetta, aspetta – mi fa – capiti a proposito … », si mette a spulciare nel suo portafogli, e, dopo qualche minuto, tira fuori un prezioso pezzettino di carta, stralcio di foglio, piegato in quattro parti, e mi legge con la gioia negli occhi e nel cuore, il contenuto, scritto il 19 giugno 1985.
Quella stessa gioia l’aveva trasmessa a me con la sua grande esperienza poetica. Mi son subito chiesto: I docenti “anziani” sono da rottamare? Saluto l’amico/poeta, sotto la maschera di Glauco”
Questo il testo della poesia scritta 32 anni fa
A Sandro Morato.
Anche se non calzi il coturno,
stirpe sacrata a Dïoniso,
vivere tu fai, sulla scena,
il pathos che gela le membra;
e, quando il sipario discende,
ti godi, sotto la maschera
di Glauco, lo scroscio entusiasta
d’applausi che dona ristoro,
molcendo le cure dell’anima.
(Nella foto Sandro Morato con Flavio Bucci)
B.S.
