I Carabinieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Frosinone, collaborati da quelli della Compagnia Carabinieri di Napoli Stella (NA), hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Frosinone, dott. Antonello Bracaglia Morante, su richiesta della locale Procura, nei confronti di G. F, cl. 94, ritenuto responsabile di concorso in furto aggravato commesso in Frosinone.
Il provvedimento trae origine da un’attività d’indagine connessa alla commissione di una serie di furti di auto eseguiti in questo capoluogo che presentavano analogie nel modus operandi ed ha permesso di risalire al giovane arrestato quale responsabile del furto di un’autovettura posteggiata in questo centro perpetrato lo scorso 28 novembre. Le indagini, condotte attraverso le tradizionali attività investigative, verifiche in banca dati, controllo del territorio, nonché visioni ed analisi di immagini riprese da telecamere presenti sulla pubblica via, osservazioni e pedinamenti hanno permesso di acquisire univoci elementi probatori a carico del destinatario del provvedimento e di ricostruire puntualmente la dinamica dell’evento criminale.
In sostanza, l’indagine ha consentito di accertare che l’arrestato, unitamente ad altri soggetti non ancora identificati, raggiungevano questo capoluogo mettendo a segno furti di auto attraverso una collaudata e rapida tecnica consistente nel fatto che una volta individuato il veicolo di interesse, uno dei complici materialmente apriva la portiera ed avviava il motore, mentre i restanti fungevano da vedette; il tutto in un lasso di tempo di pochi minuti.
Il giovane era stato già tratto in arresto dai Carabinieri della Compagnia di Frosinone il 24 giugno u.s., poiché colto nella flagranza di furto di altra autovettura commesso sempre in questo capoluogo, fatto per il quale aveva “patteggiato” una condanna a sei mesi di reclusione.
Al termine delle previste formalità di rito, l’arrestato è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.