Nello studio denominato “Plant Physiology and Biotechnology for Biofuels”, i ricercatori della Tel Aviv University, guidati dal Dr. Iftach Yacoby (responsabile del laboratorio di energia rinnovabile dell’ateneo), hanno individuato delle microalghe, in grado di produrre ingenti quantità di idrogeno.
Contrariamente a quanto si credeva fino ad oggi, ossia che le alghe rilasciassero l’idrogeno per pochi minuti durante l’alba, i ricercatori hanno scoperto un ciclo di produzione continua, incrementando la produzione di questo tipo di alghe del 400 %, grazie all’innovazione offerta dall’ingegneria genetica attuale.
Quella fatta dai ricercatori del TAU è scoperta chiave nell’ottica delle energie rinnovabili e dello sfruttamento delle energie pulite: basti pensare che il 99% dell’idrogeno prodotto oggi negli Stati Uniti derivi dall’estrazione dei gas naturali, una pratica dispendiosa non solo in termini economici ma anche delle salute.
Come afferma lo stesso Yacoby, è arrivato il tempo che si compia una rivoluzione per quanto riguarda la produzione di energia: è ora di abbandonare l’attività di raccolta ed iniziare a coltivare l’energia direttamente dall’agricoltura. La prossima sfida è quella di incrementare la produzione dell’idrogeno da microalghe sui livelli industriali, in modo tale che questa risorsa possa essere usufruita nel concreto.
Andrea Petricca
