HOMEPAGE CRONACA Alatri – I Carabinieri denunciano un 24enne Catanese per adescamento di minori...

Alatri – I Carabinieri denunciano un 24enne Catanese per adescamento di minori su Internet

719
CONDIVIDI

Aveva convinto tre minorenni a spogliarsi davanti alla webcam e poi le aveva ricattate.


 

Ormai lo sappiamo: “Internet è un mondo parallelo”, fonte di informazioni, di relazioni sociali, di crescita culturale; vi si possono trovare occasioni ma anche, così come nella vita reale, criminali e persone pronte ad approfittare della buona fede per far del male alla gente, infatti sempre più spesso, ormai, si sente parlare di adescamenti e di social network utilizzati per danneggiare una persona, casi che ogni giorno portano alla ribalta Internet e i suoi pericoli con la commissione di veri e propri reati, difficili da perseguire, ma verso i quali, quotidianamente, i Carabinieri del Comando Provinciale di Frosinone sono impegnati.

Nella giornata di lunedì 29 agosto i Carabinieri di una Stazione della Compagnia di Alatri, al termine articolata attività investigativa, hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, un 24enne di Catania già gravato da precedenti specifici, resosi responsabile del reato di adescamento di minori.

I militari operanti hanno accertato anche con mezzi tecnici, che il predetto, nel mese di dicembre 2015, attraverso un noto social-network, ha indotto tre studentesse di età tra 16 e 17 anni, con la scusa di farle partecipare ad un video promozionale di un gruppo musicale molto seguito dalle teenager, a mostrarsi nude e, successivamente, mediante promesse in denaro e minacce di pubblicare in rete il video del loro spogliarello, ha tentato di indurle anche a compiere atti sessuali per essere riprese con la webcam. Le ragazze finalmente hanno trovato il coraggio di raccontare tutto ai genitori con i quali si sono poi recate dai Carabinieri che immediatamente hanno avviato le indagini.

Questo fatto è una delle classiche esperienze negative che può essere fatta in rete, e nella circostanza è utile sottolineare alcuni consigli per un uso più appropriato ed attento del WEB:

–      i genitori devono stabilire regole per l’uso di Internet. Proprio come si dice ai figli di essere diffidenti verso gli estranei che incontrano nella vita reale, si deve dir loro di essere prudenti con gli estranei in cui si imbattono in Internet;

–   mai dare informazioni personali, quali nome, indirizzo, numero di telefono, età, abitudini, nome e località della scuola, tragitti, nomi degli amici;

–   mai condividere le proprie password, neanche con gli amici;

–   impossibilità di accertare con sicurezza con chi sto interagendo, siamo sicuri che conosco l’età della persona che c’è dall’altra parte?;

–   mai accettare un incontro di persona con qualcuno conosciuto on-line. Molti ragazzi vogliono incontrare gli amici virtuali, ma “chi sono questi amici virtuali”, siamo sicuri della loro identità?. Se si ha voglia di incontrarli è bene prendere appuntamenti in luoghi molto frequentatati e mai presentarsi da soli (se si è minorenni sempre con un genitore/adulto, non solo amici);

–   mai rispondere a un messaggio che faccia sentire confusi o a disagio. Meglio ignorare il mittente, terminare la comunicazione e riferire quanto accaduto immediatamente ai genitori;

–   non scambiare foto o video con sconosciuti, potrebbero essere usate per estorcervi qualcosa;

 –   ricordare ai ragazzi che non siamo circondati da persone cattive, ma che su Internet ci sono alcune persone che fanno cose sbagliate e che è fondamentale stare attenti, proprio come starebbero attenti se un estraneo li chiamasse al telefono, suonasse alla porta o li fermasse per strada.

Internet ha cambiato il mondo, fornisce molti vantaggi ma può essere fonte di spiacevoli sorprese perché la tastiera fornisce anonimato e questa oscurità può nascondere una trappola. Attenti all’identità, nella vita reale, se qualcuno si maschera è facile accorgersene, al contrario in Rete è molto semplice assumere false identità alcune volte difficili da smascherare.

(Comunicato stampa Carabinieri)