Nessuna autorizzazione a costruire del Comune di Frosinone sull’area archeologica “De Matthaeis”, dove sorge un complesso di terme di epoca romana tardo imperiale (quarto secolo dopo Cristo). Così il sottosegretario ai beni culturali e turismo Ilaria Borletti Buitoni rassicura i senatori Pd Maria Spilabotte e Francesco Scalia, che hanno presentato un’interrogazione paventando “la preoccupazione che fossero stati rilasciati permessi per costruire su aree protette”. Spilabotte e Scalia erano intervenuti “anche alla luce del fatto che la Soprintendenza di Frosinone era stata interessata da taluni scandali che avevano portato all’arresto di alcuni funzionari accusati di aver rilasciato permessi a costruire a fronte di dazioni di denaro”. Nella risposta del sottosegretario, disponibile sui verbali del Senato, si evidenza al contrario che sull’area, anche nella parte di proprietà privata (dove non fu autorizzata la realizzazione dei parcheggi interrati, “che vennero effettuati a raso su una pavimentazione a carattere di rimovibilità) vige un vincolo della Soprintendenza regionale ai beni culturali del Lazio che risale al “10 maggio 2013”. E la valorizzazione dell’area, “da attuare con il concorso dell’ente locale, potrà attuarsi appena reperite le risorse, eventualmente unificando l’area delle terme con il terreno della Villa comunale”.