E così, in attesa della circolare ministeriale, la Regione Lazio ha già iniziato a contattare le prime persone che riceveranno la terza dose di vaccino anti Covid-19. “Stiamo già reclutando i trapiantati di organo solido, che nella nostra regione sono circa 5mila”, ha detto ancora Alessio D’Amato ieri all’IC ‘Bachelet’ di Roma, dove sono stati effettuati i primi test salivari sugli alunni.
“Stiamo contattando i pazienti proprio in queste ore per fissare gli appuntamenti per la prossima settimana – ha sottolineato l’assessore alla sanità laziale – Siamo in attesa della circolare ministeriale in cui verranno individuati gli altri soggetti prioritari, sicuramente ci saranno gli immunodepressi e la parte oncoematologica. Intanto stiamo chiamando i trapiantati perché potenzialmente potrebbero avere un minor tasso di livelli anticorpali e pertanto un richiamo aumenta la capacità di prevenzione e sicurezza in caso venissero a contatto con la malattia”.
Per la somministrazione della terza dose del vaccino anti-Covid, spiega ancora D’Amato, “trapiantati e immunodepressi verranno contattati dalle strutture dove sono in carico mentre, quando successivamente sarà aperta anche agli over 80, come sembra che sia, queste persone avranno la stessa metodologia per le prime due dosi, con la novità che potranno prenotarsi, nel Lazio, anche in farmacia”.
Sulle divisioni, anche nella comunità scientifica, sulla necessità di somministrare la terza dose del vaccino anti Covid, D’Amato è stato lapidario: “Seguiamo le indicazioni che ci vengono dell’autorità, l’Ema l’ha approvata e alcuni paesi come Israele hanno iniziato a fare i richiami”.
Insomma, il piano – in attesa dell’ok del Governo – almeno per le categorie più a rischio è delineato. Per le altre categorie, dagli over 60 ai trentenni, le ipotesi riguardante la terza dose sono ancora invece contornate da un grande punto interrogativo: il terzo richiamo dipenderà dagli studi clinici in corso e le variabili sono tante, come ad esempio le varianti. Come successo in passato, ad ogni modo, saranno Cts e Governo a dettare le linee guida per le varie fasce di età.