La via del Pellegrino è divenuta la via dimenticata a Ferentino. O meglio essa entra di diritto nell’elenco delle opere incompiute. La via sterrata, pedonale, che s’immerge nel verde, anticamente collegava i quartieri Pontegrande e Sant’Antonio e accompagnava i pellegrini su nell’eremo celestiniano nel monastero di Sant’Antonio Abate, poi con il trascorrere degli anni il percorso è stato sommerso dalla vegetazione e non più usufruibile. Eppure non ci vuole tanto per riportarla alla luce quella via.
La stradina, solo pedonale, è lunga circa 400 metri e per metà è già stata disboscata ed è percorribile, quindi restano da sistemare i restanti 200 metri. Si interrompe nelle vicinanze di un’abitazione.
Nel 2002 e nel 2004 ci aveva provato l’amministrazione Fiorletta a liberare il sentiero dalla fitta vegetazione, grazie a diversi volontari e al comitato Ponte Grande del quartiere omonimo. Per 200 metri il tragitto venne riscoperto, ma poi non se ne fece più niente e via del Pellegrino finì nel dimenticatoio.
Il presidente del comitato di zona Mauro Bonacquisti oggi torna alla carica e chiede possibilmente un nuovo intervento dell’amministrazione comunale attuale, che tra l’altro è dello stesso colore politico della precedente: «Era stata una buona intuizione quella degli amministratori di allora, ossia di riportare alla luce la via del Pellegrino – ha riferito Bonacquisti- ma poi purtroppo nessuno ha fatto più nulla per completare i lavori. Eppure basterebbe poco. Duecento metri di strada sono nascosti dalla boscaglia, a mio avviso è solo mancanza di buona volontà e non questione di costi. Faccio appello agli amministratori affinché intervengano per completare il percorso pedonale che accompagna al monastero di Sant’Antonio Abate che svetta a monte». Bonacquisti fa notare anche la mancanza di illuminazione pubblica lungo la strada principale che, allo stesso modo, conduce automobilisti e pedoni da Pontegrande a Sant’Antonio e viceversa e anche verso il centro di Ferentino.
pm
